Benvenuti nel nostro Museo Virtuale dove tutti possono partecipare inviando le proprio foto.
L'idea nasce dal desiderio di poter ammirare le opere d'arte, invitandovi a inviare le vostre foto che avete scattato nei luoghi appartenenti al patrimonio culturale come Musei, Chiese, Ville, Monumenti, Statue ecc.
E' sufficiente inviare anche un'immagine soltanto, poiché il museo si formerà gradualmente.
Vi citerò scrivendo l'autore delle foto.
Vi chiedo cortesemente di non inviare immagini scaricate dal web.
Vi chiedo cortesemente di indicare:
Titolo dell'opera
Nome dell'artista
Anno di esecuzione
Il Museo di riferimento
La Tecnica
Museo Virtuale Galleria Fotografica
Peter Paul Rubens "Pianto sul Cristo morto" (1602) Galleria Borghese - Roma
Foto a cura Massimo Gaudio
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Peter Paul Rubens "Pianto sul Cristo morto" (1602) Galleria Borghese - Roma |
L'illustratore argentino Alberto Breccia (1919-1993) viene ricordato in occasione del centenario della sua nascita tramite una mostra visitabile nel Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul a Bologna.
Foto e testo a cura Paolo Beretti
"Se ci fosse eventualmente la necessità di un ulteriore motivo per visitare Bologna, informo che sono in corso decine di mostre del Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul. L'esposizione probabilmente più importante è quella dedicata al grande illustratore argentino (presumo il maggiore artista della storia argentina) Alberto Breccia, in occasione del centenario della sua nascita (Montevideo 1919 - Buenos Aires 1993). Sono in mostra 150 tavole originali, tra i fumetti realizzati con china stesa a pennello, graffiata, impiastricciata... favole a collage e dipinti ad acrilico. In un frame di un video si può scorgere il maestro mentre disegna a china con una lametta!
La proposta per questo blog è dovuta alle sue importanti trasposizioni sotto forma di graphic novel di racconti di alta letteratura, da Umberto Eco a Poe, Lovecraft, Borges, Marquez, Sasturain.
I fumetti più rilevanti sono quelli che criticano tra le righe la dittatura argentina, ovvero Perramus e Mort Cinder. Il suo impegno civile lo mise anche seriamente in pericolo, soprattutto per i disegni della biografia di Che Guevara, scritta da Oesterheld, il maggiore sceneggiatore argentino che vide scomparire una alla volta tutte le sue figlie (due delle quali incinte), per poi fare la stessa fine da desaparecido, sotto la dittatura militare fascista.
Incendiate dalla censura tutte le copie e le tavole originali della biografia, Breccia nascose una copia stampata nel giardino di casa, dissotterrandola solamente molti anni dopo."
Il consigliere della Fondazione afferma che:
"La mostra è particolarmente intensa. Gli originali esposti mostrano insieme alla pittoricità e magmaticità dello stile, la grande capacità tecnica e stilistica di Breccia, cosa che nessun libro per quanto stampato con tutti i sacri crismi può restituirci."
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
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Alberto Breccia Festival Internazionale di illustrazione BilBOlbul Bologna |
Claude Monet "Essai de Figure en plein-air" Saggio di figura en plein-air - 1886 Olio su tela, cm.131 x 88 Musèe d'Orsay, Parigi
Foto a cura di Mariella Peroni
“Essai de figure en plein air” è il nome di due dipinti di Claude Monet realizzati nel 1886.
Monet nutriva uno scarso interesse per la fisionomia e la pittura figurativa, ciò che muoveva la sua ricerca era lo studio della diffusione della luce e del colore. Ma proprio in quest'ottica si trovò a dare vita a due importanti studi di figura che rappresentano rispettivamente una Donna con parasole rivolta verso sinistra e una Donna con parasole rivolta verso destra, due tele quasi speculari nate quasi per caso durante una passeggiata, estasiato dall’effetto di luce e di atmosfera prodotto da una figura femminile:
《Lavoro come non mai, e a delle prove nuove, delle figure en plein air come le intendo, fatte come paesaggi. È un vecchio sogno che mi tormenta di continuo e che vorrei una volta realizzare; ma è cosa difficile!》
(Lettera di Monet all’amico Théodore Duret del 1887)
Le due opere furono gelosamente custodite dall'artista, appese ad una parete della sua casa dietro due vasi di fiori bianchi. Alla sua morte il figlio Michel le donò al Louvre, e dal 1986 sono esposte al Musée d'Orsay."
Jacob Grimmer (Pittore fiammingo, Anversa 1525-1590) "Le quattro stagioni: Inverno" 1577 Olio su tavola di quercia, Museo delle Belle Arti, Budapest
Foto a cura Paolo Beretti
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Jacob Grimmer (Pittore fiammingo, Anversa 1525-1590) "Le quattro stagioni: Inverno" 1577 Olio su tavola di quercia, Museo delle Belle Arti, Budapest
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Dettaglio - Jacob Grimmer (Pittore fiammingo, Anversa 1525-1590) "Le quattro stagioni: Inverno" 1577 Olio su tavola di quercia, Museo delle Belle Arti, Budapest |
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Dettaglio - Jacob Grimmer (Pittore fiammingo, Anversa 1525-1590) "Le quattro stagioni: Inverno" 1577 Olio su tavola di quercia, Museo delle Belle Arti, Budapest |
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Dettaglio - Jacob Grimmer (Pittore fiammingo, Anversa 1525-1590) "Le quattro stagioni: Inverno" 1577 Olio su tavola di quercia, Museo delle Belle Arti, Budapest |
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Dettaglio - Jacob Grimmer (Pittore fiammingo, Anversa 1525-1590) "Le quattro stagioni: Inverno" 1577 Olio su tavola di quercia, Museo delle Belle Arti, Budapest |
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Dettaglio - Jacob Grimmer (Pittore fiammingo, Anversa 1525-1590) "Le quattro stagioni: Inverno" 1577 Olio su tavola di quercia, Museo delle Belle Arti, Budapest |
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Dettaglio - Jacob Grimmer (Pittore fiammingo, Anversa 1525-1590) "Le quattro stagioni: Inverno" 1577 Olio su tavola di quercia, Museo delle Belle Arti, Budapest |
Amedeo Modigliani (1884-1920) "Ragazza con vestito giallo" 1917 - Collezione Jonas Netter
Foto a cura di Sabrina Carletti
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Amedeo Modigliani (1884-1920) "Ragazza con vestito giallo" 1917 - Collezione Jonas Netter |
Gyárfás Jenő (1857-1925) "Il calvario della bara" Galleria Nazionale Ungherese
Foto a cura Paolo Beretti
"Un grande pittore ungherese del realismo ottocentesco, Gyárfás Jenő (1857-1925).
La tela drammatica si intitola ''Il calvario della bara'', perché è la visualizzazione del momento topico di una ballata dell'epoca, scritta nel 1877 da János Arany. La ragazza è Ábigel Kund e la vediamo mentre sta perdendo la ragione dopo aver compreso di esser stata la causa involontaria della morte del suo amante. Nella cornice l'artista ha inciso dei versi di questa ballata. Il pittore si era formato nell'Accademia di Monaco, quindi ha realizzato questa tela che voleva fosse il suo capolavoro e la portò al concorso Nazionale delle Belle Arti di Pest, arrivando però in ritardo... ma venne comunque premiato e per ringraziare il suo paese lo donò alla Galleria Nazionale dell'Ungheria. Direi che questo artista riesce a tenere unite insieme due delle istanze che sono insite nella pittura europea ottocentesca, ovvero il realismo sociale, mostrando i dettagli di vita quotidiana della povera gente, e l'alienazione della psiche umana di fronte agli eventi della vita, alla solitudine dell'individuo e alle relazioni con un mondo che a volte non fa per noi." (Paolo Beretti, 10.12.2019)
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Gyárfás Jenő (1857-1925) "Il calvario della bara" Galleria Nazionale dell'Ungheria |
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Dettaglio Gyárfás Jenő (1857-1925) "Il calvario della bara" Galleria Nazionale dell'Ungheria |
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Dettaglio Gyárfás Jenő (1857-1925) "Il calvario della bara" Galleria Nazionale dell'Ungheria |
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Dettaglio Gyárfás Jenő (1857-1925) "Il calvario della bara" Galleria Nazionale dell'Ungheria |
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Dettaglio Gyárfás Jenő (1857-1925) "Il calvario della bara" Galleria Nazionale dell'Ungheria |
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Dettaglio Gyárfás Jenő (1857-1925) "Il calvario della bara" Galleria Nazionale dell'Ungheria |
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Dettaglio Gyárfás Jenő (1857-1925) "Il calvario della bara" Galleria Nazionale dell'Ungheria |
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Dettaglio Gyárfás Jenő (1857-1925) "Il calvario della bara" Galleria Nazionale dell'Ungheria |
Claude Monet "Impressione, levar del sole" (Impression, soleil levant) Olio su tela, cm.48x63 - Musèe Marmottan Monet, Parigi
Foto a cura di Mariella Peroni
"Il dipinto di Claude Monet, che diede poi il nome al movimento impressionista, fa parte di una serie di vedute e fu presentata al pubblico nel 1874 in una mostra presso lo studio del fotografo Nadar in cui erano esposte anche le opere di Cézanne, Renoir, Pissarro, Degas e Sisley più significative del loro stile. E fu in quell’occasione che all'opera venne assegnato il titolo con cui fu poi universalmente conosciuta perché si trattava di un'"impressione" del levar del sole." (Mariella Peroni, 9.12.2019)
Come disse lo stesso Monet:
《Il paesaggio non è altro che un'impressione, istantanea, e per questo ci si diede quell’etichetta a causa mia. Avevo mandato una mia cosa fatta a Le Havre, dalla mia finestra, col sole in mezzo alla nebbia e qualche albero di nave che si innalza a sullo sfondo … Mi avevano chiesto un titolo per il catalogo e non poteva certo essere preso per una veduta di Le Havre, quindi ho detto: “Metta Impressione".》
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Claude Monet "Impressione, levar del sole" (Impression, soleil levant) Olio su tela, cm.48x63 - Musèe Marmottan Monet, Parigi |
Benvenuto Cellini "Perseo" 1545-1554 bronzo e marmo, Firenze, Piazza della Signoria, Loggia dei Lanzi.
Foto a cura di Barbara Prosperi
"Desidero proporre alcune immagini particolari che riguardano il complesso scultoreo del Perseo di Benvenuto Cellini, che solitamente viene osservato da lontano da punti di vista precostituiti e di cui normalmente vengono ignorate le opere del basamento, di una raffinatezza sopraffina. Nelle fotografie sono ritratti Perseo, Zeus (o Giove), Ermes (o Mercurio) e ancora Perseo, raffigurato mentre si precipita a liberare Andromeda dal mostro marino. La statua di Perseo collocata nella Loggia dei Lanzi è l'originale fuso da Cellini, il basamento e le opere che ne fanno parte sono delle copie i cui originali sono esposti al Museo del Bargello insieme ai modelli preliminari della scultura". (Barbara Prosperi, 20.11.2019)
Giovanni Pagliarini "Madonna col Bambino" 1854 Olio su tela, cm. 126,5x92,5 - Museo dell'Ottocento GAMC - Ferrara 1854
Foto a cura di Daniela Piazza
Edgar Degas "Dopo il bagno" 1886 pastello su cartone che misura 71 x 49cm - Museo Nazionale d'Arte Moderna a Roma
Foto a cura di Massimo Gaudio
"Il Bambin Gesù delle mani" 1492 ca. di Pinturicchio. L'affresco staccato a massello (cm.48,5x33,5) è esposto a Gubbio fino al 6 ottobre 2019.
Foto a cura di Monia Fratoni
Palazzo Ducale - V edizione del Festival del Medioevo Gubbio 25-29 settembre 2019
Foto a cura di Monia Fratoni
Una serie di incontri dedicati al periodo storico medievale con storici, scrittori, scienziati, filosofi e giornalisti.
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Palazzo Ducale - Gubbio |
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Palazzo Ducale - Gubbio |
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Palazzo Ducale - Gubbio |
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Palazzo Ducale - Gubbio |
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Palazzo Ducale - Gubbio |
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Palazzo Ducale - Gubbio |
Claude Monet "Ninfee rosa" 1897-1899 olio su tela cm.81,5x100 Galleria Nazionale d'Arte Moderna - Roma
«Nell'aria ritrovo un colore che avevo scoperto ieri e abbozzo su una delle tele: immediatamente il dipinto mi viene dato, e io cerco di fissarlo il più svelto possibile, in modo definitivo; ma di solito scompare quasi subito per lasciare il posto a un colore diverso, già registrato giorni prima in un'altra tela che mi viene messa davanti immediatamente. E si continua così per tutta la giornata.» Claude Monet
Foto a cura di Massimo Gaudio
Giovanni Bellini 1434-1439/1516 "Madonna degli alberetti" Gallerie dell'Accademia Venezia
Foto a cura di Manuela Moschin
Vincent Van Gogh (1853-1890) "Il giardiniere" 1889 olio su tela, cm. 61x50 Galleria Nazionale d'Arte Moderna - Roma
Foto a cura di Massimo Gaudio
Pierre-Auguste Renoir (11841-1919) "Donna con l'ombrello in giardino" 1873-1875 ca. Olio su tela Museo Nacional Thyssen-Bornemisza Madrid
Foto a cura di Manuela Moschin
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Pierre-Auguste Renoir (11841-1919) "Donna con l'ombrello in giardino" 1873-1875 ca. Olio su tela Museo Nacional Thyssen-Bornemisza Madrid
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Pierre-Auguste Renoir (11841-1919) "Donna con l'ombrello in giardino" 1873-1875 ca. Olio su tela Museo Nacional Thyssen-Bornemisza Madrid |
Raffaello Sanzio, La muta, 1507 circa, Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale, Urbino
Foto a cura di Chiara Montani
Raffaello Sanzio, La muta, 1507 circa, Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale, Urbino
Dettaglio - Raffaello Sanzio, La muta, 1507 circa, Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale, Urbino
Prato, cattedrale di Santo Stefano (XII sec.), cappella della Sacra Cintola (XIII sec.), l'altare realizzato da Giuseppe Cerroti tra il 1745 e il 1760 e la Madonna col Bambino scolpita da Giovanni Pisano nel 1301.
Foto a cura di Barbara Prosperi
"Si tratta dell'altare della cappella della Sacra Cintola del duomo di Prato, dove è conservata la preziosa reliquia che proprio oggi (8 settembre 2019) verrà esposta alla devozione dei fedeli.
L'8 settembre infatti a Prato è festa grande, si celebra in pompa magna la Natività della Vergine".
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Duomo di Prato - Giuseppe Cerroti 1745-1760 Altare della cappella della Sacra Cintola
Giovanni Pisano "Madonna col Bambino"1301 |
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Duomo di Prato - veduta integrale della facciata |
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Duomo di Prato - veduta parziale della facciata
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Duomo di Prato - pulpito di Donatello |
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Duomo di Prato - veduta dell'interno |
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Duomo di Prato - cappella della Sacra Cintola |
Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, Giuditta e Oloferne (1599) - Palazzo Barberini - Roma
Foto a cura di Massimo Gaudio
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Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, Giuditta e Oloferne (1599) - Palazzo Barberini - Roma |
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Dettaglio - Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, Giuditta e Oloferne (1599) - Palazzo Barberini - Roma |
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Dettaglio - Michelangelo Merisi detto CARAVAGGIO, Giuditta e Oloferne (1599) - Palazzo Barberini - Roma |
Francesco Hayez "La Maddalena penitente" 1833 Olio su tavola cm. 151x118 - Galleria D'Arte Moderna Milano
Foto a cura di Manuela Moschin
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Francesco Hayez "La Maddalena penitente" 1833 Olio su tavola cm. 151x118 - Galleria D'Arte Moderna Milano |
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Dettaglio - Francesco Hayez "La Maddalena penitente" 1833 Olio su tavola cm. 151x118 - Galleria D'Arte Moderna Milano |
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Dettaglio - Francesco Hayez "La Maddalena penitente" 1833 Olio su tavola cm. 151x118 - Galleria D'Arte Moderna Milano |
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Dettaglio - Francesco Hayez "La Maddalena penitente" 1833 Olio su tavola cm. 151x118 - Galleria D'Arte Moderna Milano |
Giovanni Segantini e il meraviglioso trittico che è stato esposto dal 24 marzo al 28 luglio 2019 nella mostra intitolata"Hodler - Segantini - Giacometti. Capolavori della Collezione Gottfried Keller" LAC (Lugano Arte e Cultura) di Lugano. Il titolo delle tre opere, da sinistra a destra, è: "La natura" "La vita" "La morte". Sono state realizzate nel 1898/99.
Foto a cura di Daniela Piazza
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Giovanni Segantini - da sinistra a destra, è: "La natura" "La vita" "La morte" |
Francesco Hayez (1791-1882) "Ritratto di Alessandro Manzoni" 1874 Olio su tela- Galleria d'Arte Moderna - Milano
Foto a cura di Manuela Moschin
Emilio Quadrelli (1863-1922) "Gioia" 1906 Marmo - Galleria d'Arte Moderna - Milano
Foto a cura di Manuela Moschin
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Emilio Quadrelli (1863-1922) "Gioia" 1906 Marmo - Galleria d'Arte Moderna - Milano Photo by Manuela Moschin |
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Emilio Quadrelli (1863-1922) "Gioia" 1906 Marmo - Galleria d'Arte Moderna - Milano Photo by Manuela Moschin |
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Emilio Quadrelli (1863-1922) "Gioia" 1906 Marmo - Galleria d'Arte Moderna - Milano Photo by Manuela Moschin |
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